sabato 3 ottobre 2015

Saggio breve Prima Guerra Mondiale

<<La guerra è bella anche se fa male!>> Così dicono molti uomini.
Se si ascoltano parlare i grandi soldati non si sentono altro che le storie di come si siano divertiti ai tempi della guerra; molti anziani ricordano con il sorriso sulle labbra i tempi in cui indossavano le uniforme color verde militare e in cui impugnavano un fucile. Alcuni addirittura parlano con nostalgia di quei tempi, tempi in cui tra loro condividevamo il cubo, “il letto”, i bagni … tempi in cui facevano a gara a chi era il più veloce a nascondersi o a chi uccideva più nemici, ma soprattutto a chi aveva la donna più bella … Questa era la guerra per loro; era un gioco, un divertimento, soprattutto per chi allora aveva poco più di diciotto anni; era un’avventura, qualcosa di sconosciuto ma che rapiva l’anima. Non nascondono i morti o le distruzioni, ma li faceva divertire, insegnava loro ad accontentarsi di poche cose materiali ma a poter contare su vere amicizie, veri amori … non come oggi dove questi valori sono quasi del tutto in via di estinzione; ma soprattutto li formava, li aiutava a diventare uomini. Si dice infatti che la guerra sia il concime del coraggio e della virtù ma affermare ciò, non è forse come dichiarare che la corruzione è il concime dell’amore? L’uomo è sciocco, questa è la verità; è attratto dal potere, dal denaro, dal sesso … anche la guerra lo ha attirato, la guerra che aveva e poteva offrire tutto questo e molto di più. L’uomo è egoista, pensa solo a se, e se così non fosse la guerra non ci sarebbe mai stata.
<< A giocare troppo col fuoco ci si brucia!>> Un gioco, ecco cos’è stata la guerra, un gioco che però è finito male. Qualche pazzo ne ha inventato le regole e il mondo si è divertito a seguirlo. Ma, a che cosa ha portato? A nulla, a nulla di buono sicuramente. Non ha portato nient’altro che disperazione, morti, macerie. E questo perché ogni singolo uomo è in guerra con se stesso, altrimenti nulla di tutto ciò sarebbe mai potuto accadere. E’ impensabile immaginare uomini che uccidono uomini anche per dimostrare che uccidere è sbagliato, se si pensa che l’uomo quando nasce, nel suo cuore non ha che una sola legge: <<TU NON MI UCCIDERE!>> Proprio per questo motivo e per altri mille, la guerra non è giustificabile. Quanti morti che ha causato! E’ spaventoso pensare a come, da un momento all’altro chiunque poteva morire. Chi può descrivere la disperazione di quegli attimi: il tuo compagno veniva sparato e tu non potevi far altro che guardarlo morire lentamente, sapendo che forse avresti ricordato e sognato ogni notte, per tutta la vita, quegli occhi che ti chiedevano aiuto, e vivere con il rimorso che avresti potuto fare di più, incolpandoti della sua morte … Già solamente pensando a ciò si può capire come fosse la vita di trincea, da ciò si può cogliere quella che era la vera essenza della guerra. La guerra non è stata altro che un accaparrarsi di miserie e di ingiustizie perché voluta da una minoranza di uomini che con l’intelligenza e il potere è riuscita a sottomettere la maggior parte; i lavoratori, coloro che poi hanno combattuto, coloro che poi sono morti mentre questi promotori sono diventati ancora più ricchi e potenti. E’ stata solo uno strumento di distruzione, di morte e di straziante dolore. Se si prova ad immaginare ci si accorge che ai nostri occhi non appare nient’altro che un panorama di desolazione e di rovina, in cui tutto sembra finito; qualche pezzo di muro sbriciolato qua e là e magari dei superstiti, persone che hanno perso tutto, che di coloro che hanno amato non è rimasto più niente ma che nonostante tutto si alzano, camminano e nel loro cuore portano il ricordo di tutti i morti che hanno lasciato un segno nella loro vita e fanno si che quel ricordo, pur nella sofferenza della lontananza eterna, possa sconfiggere la morte.

14-18 … gli anni delle notti insonni, dei pianti,di uomini ed eserciti, avversari che si fronteggiano scavando interminabili linee di trincee, gli anni di attacchi, contrattacchi, assalti e contrassalti che si ripetevano ininterrottamente giorno dopo giorno, senza nessuna tregua, senza avere il tempo per un meritato riposo, perdendo il diritto di poter poggiare la testa su un morbido cuscino, vivendo in condizioni deplorevoli, perdendo la dignità … 14-18; gli anni della guerra.Nel complesso essa provocò una decina di milioni di morti, nessuno li riporterà mai indietro; fu una vera e propria strage!

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