Nel
corso della storia sono molte le persone che hanno lottato, sofferto, dedicato
la propria vita a cercare di stabilizzare la pace nel mondo; tanti hanno perso
la vita, sono stati imprigionati, derisi ma, non hanno mai abbandonato il loro
obbiettivo, hanno sacrificato tutto pur di raggiungerlo e oggi li ricordiamo
come grandi uomini e grandi donne che hanno lasciato la loro impronta nel
mondo, nella nostra vita…. In modo tale che un giorno, epoca dopo epoca, anno
dopo anno, ci sia sempre qualcuno che possa continuare sui loro passi. Tra i
molti ricordiamo Nelson Mandela e Madre Teresa di Calcutta. Chi mai avrebbe
potuto dire che questa lotta per un mondo migliore potesse oggi essere
combattuta da una semplice ragazzina? Malala Yousafzai, questo è il nome! A
soli 17 anni le è stato assegnato il premio Nobel per la Pace. Ha avuto da
sempre un cuore combattivo, carico di amore e di speranza: a 14 anni aveva già
sfidato, attraverso il suo blog, i talebani del Pakistan che volevano le
bambine fuori dalle scuole. Da allora e diventata la loro più grande nemica e
il 9 ottobre 2012, un gruppo di uomini armati fece un assalto su uno scuolabus
dove la ragazzina si trovava, mentre attraversava la valle dello Swat. Malala
lotta per far sì che i diritti sul fanciullo sanciti nel 1989 e poi affiancati
dall’Italia con la legge n.176 del 27 maggio 1991 siano rispettati. Ovvero si
batte affinché ogni stato si impegni ad assicurare al fanciullo la protezione e
le cure necessarie al suo benessere; si batte perché venga riconosciuta
l’uguaglianza dei diritti e del valore della persona umana perché ha visto
tante ingiustizie e sa che troppe volte le persone sono trattate nel mondo in
cui nemmeno un animale è “degno” di essere trattato. Ha visto l’ingiustizia, la
prigionia e ora si batte per la libertà e per la pace nel mondo. Soprattutto
però, lotta affinché venga riconosciuto a tutti i fanciulli il diritto
all’istruzione; sia ai maschi che alle femmine. <<Un bambino, un
insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo>>-cosi dice
Malala. Questa sembrerebbe una frase sciocca, che direbbe una sola persona che
sogna ad occhi aperti, che non ha i piedi per terra ma, invece, se noi
riflettiamo bene, possiamo comprendere anche da tutto il discorso che ella fa,
cha la sua frase ha un senso, un senso molto importante e molto profondo.
Questo breve pensiero ci fa riflettere su come l’uomo pensi che tutto gli sia
dovuto, e a come faccia pur di compiere il proprio interesse ea come per
“amore” del denaro, del potere, egli scatena guerre, uccida gente innocente e
soprattutto si scontri contro l’istruzione e questo, perché? Bhe, l’istruzione
gli fa paura; in quanto se una persona è istruita, non è ignorante e se non e
ignorante conosce i propri diritti e allora si può ribellare, e, l’uomo
istruito e più difficile da dominare. Nessuno ha il coraggio di scontrarsi con
un suo pari, cercano tutti quello più debole. Ecco quindi cosa vuole dire la
nostra giovane amica ed ecco perché si batte tanto affinché le scuole
funzionino e tutti ci possono andare. Si batte così tanto ed è una cosa in cui
tiene in una maniera così importante che ha deciso che i soldi ricevuti con la
vincita del Nobel, siano utilizzati per contribuire alla ricostruzione di una
scuola dell’Urna danneggiata durante un recente conflitto nella striscia di
Gaza. Malala ha un grande coraggio a fare tutto ciò che fa; è molto stimata tra
gli studenti, proprio perché ci ha fatto comprendere quanto importante sia
essere istruiti e l’ideale sarebbe, se tutti riuscissimo a fare ciò che fa lei,
in modo da creare un mondo una grande catena di ragazzi che combattono insieme
per difendere l’istruzione, l’insegnamento, le scuole… tutta la cultura tutti i
modi di apprendere: <<perché imparare annulla i confini, ovunque tu sia,
chiunque tu sia! >>
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