martedì 6 ottobre 2015

Malala; Premio Nobel per la pace 2015

Nel corso della storia sono molte le persone che hanno lottato, sofferto, dedicato la propria vita a cercare di stabilizzare la pace nel mondo; tanti hanno perso la vita, sono stati imprigionati, derisi ma, non hanno mai abbandonato il loro obbiettivo, hanno sacrificato tutto pur di raggiungerlo e oggi li ricordiamo come grandi uomini e grandi donne che hanno lasciato la loro impronta nel mondo, nella nostra vita…. In modo tale che un giorno, epoca dopo epoca, anno dopo anno, ci sia sempre qualcuno che possa continuare sui loro passi. Tra i molti ricordiamo Nelson Mandela e Madre Teresa di Calcutta. Chi mai avrebbe potuto dire che questa lotta per un mondo migliore potesse oggi essere combattuta da una semplice ragazzina? Malala Yousafzai, questo è il nome! A soli 17 anni le è stato assegnato il premio Nobel per la Pace. Ha avuto da sempre un cuore combattivo, carico di amore e di speranza: a 14 anni aveva già sfidato, attraverso il suo blog, i talebani del Pakistan che volevano le bambine fuori dalle scuole. Da allora e diventata la loro più grande nemica e il 9 ottobre 2012, un gruppo di uomini armati fece un assalto su uno scuolabus dove la ragazzina si trovava, mentre attraversava la valle dello Swat. Malala lotta per far sì che i diritti sul fanciullo sanciti nel 1989 e poi affiancati dall’Italia con la legge n.176 del 27 maggio 1991 siano rispettati. Ovvero si batte affinché ogni stato si impegni ad assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere; si batte perché venga riconosciuta l’uguaglianza dei diritti e del valore della persona umana perché ha visto tante ingiustizie e sa che troppe volte le persone sono trattate nel mondo in cui nemmeno un animale è “degno” di essere trattato. Ha visto l’ingiustizia, la prigionia e ora si batte per la libertà e per la pace nel mondo. Soprattutto però, lotta affinché venga riconosciuto a tutti i fanciulli il diritto all’istruzione; sia ai maschi che alle femmine. <<Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo>>-cosi dice Malala. Questa sembrerebbe una frase sciocca, che direbbe una sola persona che sogna ad occhi aperti, che non ha i piedi per terra ma, invece, se noi riflettiamo bene, possiamo comprendere anche da tutto il discorso che ella fa, cha la sua frase ha un senso, un senso molto importante e molto profondo. Questo breve pensiero ci fa riflettere su come l’uomo pensi che tutto gli sia dovuto, e a come faccia pur di compiere il proprio interesse ea come per “amore” del denaro, del potere, egli scatena guerre, uccida gente innocente e soprattutto si scontri contro l’istruzione e questo, perché? Bhe, l’istruzione gli fa paura; in quanto se una persona è istruita, non è ignorante e se non e ignorante conosce i propri diritti e allora si può ribellare, e, l’uomo istruito e più difficile da dominare. Nessuno ha il coraggio di scontrarsi con un suo pari, cercano tutti quello più debole. Ecco quindi cosa vuole dire la nostra giovane amica ed ecco perché si batte tanto affinché le scuole funzionino e tutti ci possono andare. Si batte così tanto ed è una cosa in cui tiene in una maniera così importante che ha deciso che i soldi ricevuti con la vincita del Nobel, siano utilizzati per contribuire alla ricostruzione di una scuola dell’Urna danneggiata durante un recente conflitto nella striscia di Gaza. Malala ha un grande coraggio a fare tutto ciò che fa; è molto stimata tra gli studenti, proprio perché ci ha fatto comprendere quanto importante sia essere istruiti e l’ideale sarebbe, se tutti riuscissimo a fare ciò che fa lei, in modo da creare un mondo una grande catena di ragazzi che combattono insieme per difendere l’istruzione, l’insegnamento, le scuole… tutta la cultura tutti i modi di apprendere: <<perché imparare annulla i confini, ovunque tu sia, chiunque tu sia! >>

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