sabato 16 gennaio 2016

Visibile parlare: domande: il poema cavalleresco





  • I due filoni tematici del poema cavalleresco furono: le gesta eroiche di Carlo Magno e dei suoi paladini (materia carolingia) è le avventure, l'amore, ed l'elementi magici (materia bretone).
  • I maggiori poemi cavallereschi del 400 furono il "Morgante" di Luigi Pulci e "l'Orlando innamorato" di Boiardo, ispirati dalla materia carolingia e bretone combinata a elementi comico-burleschi, romanzeschi, elegiaci, tragici.
  • Luigi Pulci fu sollecitato a scrivere il "Morgante" dalla madre di Lorenzo il Magnifico e questo perché era quello il momento in cui la famiglia medici vedeva di buon occhio un riavvicinamento politico alla Francia.
  • Il "Morgante" appare nel 1478 in una prima edizione di 23 cantari; "il Morgante maggiore" e la versione del primo ampliata, in 28 cantari ed usci nel 1483.
  • Lo stile di Pulci è caratterizzato da un gusto per il paradosso e il grottesco che si viene a realizzare nella mescolanza di registri linguistici che vanno dal comico al tragico, dall'aulico al triviale.
  • L'intento di Boiardo ero quello di riuscire ad intrattenere il raffinato pubblico della corte estense, presentando un mondo armonioso, popolato da personaggi nobili ed eroici, ricco di avventure di colpi di scena, amori, duelli. E' dedicato al duca Ercole d'Este.
  • Il vero erede di Boiardo fu Ludovico Ariosto che continuo l'opera del suo predecessore recuperando i fili della narrazione e costruendo una struttura narrativa complessa ed elegante con la quale scrisse appunto "L'Orlando furioso".
  • I canti erano le scene se vogliamo dire, gli atti, in cui erano organizzati i testi. Ognuno aveva una performance di circa 23 ore, potevano recitate tutte di seguito creando cicli narrativi. Accoglievano una grande varietà di temi e la forma metrica utilizzata in essi era l'ottava. Si pensa che il loro inventore sia Boccaccio. 


Nessun commento:

Posta un commento