sabato 16 gennaio 2016

Visibile parlare pagina 123 esercizi


  • Il primo sonetto parla di Beatrice come la figura poetica femminile più bella di tutta la poesia stilnovistica. Essa appare come una "cosa venuta dal cielo a mostrare il suo miracolo". I temi centrali del sonetto sono: la bellezza di Beatrice e la salvezza che ella porterà agli uomini.
  • Il secondo sonetto parla delle virtù di Beatrice e delle donne che stanno con lei proprio perché sono invidiose della sua bellezza. Beatrice incarna una donna " umile , gentile" che solo attraverso la sua presenza trasmette l'amore nel cuore e nella mente dei giovani. 
  • Il poeta nel primo sonetto afferma che Beatrice è la figura più bella di tutta la poesia stilnovistica ed è rappresentata da una figura luminosa, una bellezza cosi leggera che ricorda quella degli angeli, gentile, molto umile e onesta, praticamente una creatura celeste.
  • Dante incontra per la prima volta Beatrice a nove anni, a diciotto la rivede e quando lei lo saluta, a lui sembra di vedere il punto più alto della beatitudine.
  • Nel primo sonetto gli effetti della virtù si riflettono su Beatrice, nel secondo su di essa e sulle donne che la seguono.

Visibile parlare: domande: il poema cavalleresco





  • I due filoni tematici del poema cavalleresco furono: le gesta eroiche di Carlo Magno e dei suoi paladini (materia carolingia) è le avventure, l'amore, ed l'elementi magici (materia bretone).
  • I maggiori poemi cavallereschi del 400 furono il "Morgante" di Luigi Pulci e "l'Orlando innamorato" di Boiardo, ispirati dalla materia carolingia e bretone combinata a elementi comico-burleschi, romanzeschi, elegiaci, tragici.
  • Luigi Pulci fu sollecitato a scrivere il "Morgante" dalla madre di Lorenzo il Magnifico e questo perché era quello il momento in cui la famiglia medici vedeva di buon occhio un riavvicinamento politico alla Francia.
  • Il "Morgante" appare nel 1478 in una prima edizione di 23 cantari; "il Morgante maggiore" e la versione del primo ampliata, in 28 cantari ed usci nel 1483.
  • Lo stile di Pulci è caratterizzato da un gusto per il paradosso e il grottesco che si viene a realizzare nella mescolanza di registri linguistici che vanno dal comico al tragico, dall'aulico al triviale.
  • L'intento di Boiardo ero quello di riuscire ad intrattenere il raffinato pubblico della corte estense, presentando un mondo armonioso, popolato da personaggi nobili ed eroici, ricco di avventure di colpi di scena, amori, duelli. E' dedicato al duca Ercole d'Este.
  • Il vero erede di Boiardo fu Ludovico Ariosto che continuo l'opera del suo predecessore recuperando i fili della narrazione e costruendo una struttura narrativa complessa ed elegante con la quale scrisse appunto "L'Orlando furioso".
  • I canti erano le scene se vogliamo dire, gli atti, in cui erano organizzati i testi. Ognuno aveva una performance di circa 23 ore, potevano recitate tutte di seguito creando cicli narrativi. Accoglievano una grande varietà di temi e la forma metrica utilizzata in essi era l'ottava. Si pensa che il loro inventore sia Boccaccio. 


venerdì 15 gennaio 2016

Voi che per l'occhi mi passaste 'l core

Voi che attraverso gli occhi avete raggiunto e trafitto il mio cuore
metteste in agitazione la mia mente che era assopita,
osservate l'inquietudine della mia vita ,
che è distrutta da Amore mentre si consuma i sospiri.
Egli mi lacera con tale violenza,
che le mie facoltà vitali, indebolite,  vengono meno:
sotto il suo potere rimane solo il mio aspetto esterno
e un po di vote che esprime il mio dolore.
Questa potenza dell'amore, che mi ha distrutto,
ha avuto origine dagli occhi gentili della donna in maniera repentina:
mi scoccò una freccia nel fianco.
Il colpo d'amore giunse così preciso al primo scoccare dell'arco
che l'anima sussultò
udendo che sul lato sinistro il cuore era stato ferito a morte.

Al cor gentil rempaira sempre amore

L'amore torna sempre nel cuore nobile,
come l'uccello torna sempre alla selva tra le fronde;
e la natura non creo l'amore prima del cuore gentile,
né il cuore gentile prima dell'amore, così come la 
luce nello stesso istante brillo luminosa non appena fu creato il sole, 
né questo accadde prima della sua creazione; 
e l'amore dimora nel cuore gentile naturalmente 
così come fa il calore nello splendere del fuoco. 
Il fuoco d'amore si accende nel cuore nobile
come la proprietà di una pietra preziosa, in cui 
la virtù non viene infusa dalla stella, prima che il sole l'abbia nobilitata;
solo dopo che il sole, con la sua forza, ha eliminato dalla pietra 
ciò che vi è di impuro, la stella infonde in essa la sua virtù:
allo stesso modo in cui la stella agisce con le pietre preziose,
cosi la donna suscita amore nel cuore che la natura 
ha reso eletto, puro e gentile.
L'amore sta nel cuore gentile per la stessa ragione per cui il fuoco 
splende in cima alla torcia a suo piacere,
luminoso e puro; e non potrebbe starci in altra maniera tanto è potente.
Così una natura vile contrasta l'amore 
come fa l'acqua che si oppone con il freddo al calore del fuoco.
L'amore dimora nel cuore gentile in quanto luogo a lui adatto,
così come il diamante sta nella miniera di ferro. 
Il sole colpisce continuamente il fango con i suoi raggi,
ma il fango rimane una cosa vile e il sole non perde il suo calore.
Dice l'uomo superbo: <<sono nobile per nascita>>; lui lo paragona al fango, 
la nobiltà d'animo al sole; 
perché non si deve credere che esista nobiltà al di fuori della virtù dell'animo,
nei meriti ereditari,
se un uomo nobile per nascita non ha un cuore reso nobile dalla virtù; 
come l'acqua riceve il raggio di luce,
mentre il cielo mantiene le stelle alla luminosità. 
Dio creatore risplende nell'intelligenza angelica del cielo
più di quanto fa il sole davanti ai nostri occhi;
L'intelligenza angelica riconosce il proprio creatore al di là del cielo 
e nel far girare il cielo prende ad obbedirgli;
e come immediatamente (alla conoscenza) fa seguito la perfetta esecuzione 
(della volontà) del giusto Dio, 
così, a dire il vero, la bella donna, 
dal momento in cui risplende agli occhi del suo innamorato, 
dovrebbe comunicargli un desiderio tale che non dovrebbe mai 
smettere di obbedirle.
Donna, quando la mia anima sarà davanti a Dio, lui mi dirà:
<<che presunzione avresti? attraversasti il cielo e venisti fino a me,
e prendesti me come termine di paragone per un amore terreno,
mentre le lodi spettano solo a me e alla Regina del Regno Santo,
grazie alla quale svanisce ogni inganno>>.
Io gli potrò rispondere:<<(la donna da me amata) aveva l'aspetto
di un angelo del tuo Regno:
non commisi peccato se riposi in lei il mio amore>>.